A ben guardare nel gigantesco pentolone dell’informatica si agitano ingredienti molto diversi tra loro e che spesso servono per ricette diverse; il che non è molto diverso dal mettere insieme carne e pesce, ciambellone e bruschetta o cipolla e insalata: in tutti i casi, si tratta di roba da mangiare. Allo stesso modo, nell’immaginario collettivo, si mescolano installazioni di schede di rete, formattazioni a basso livello di un hard disk, stesura di pagine HTML, progettazione, (il software OOP, prototipi in Visual Basic, script da svstem administrator. Qual è la differenza? Sempre di computer si tratta! So usare un computer, allora sono un esperto. Sono un esperto! Allora ho un rapporto morboso con il computer! Di conseguenza, sono in grado di risolvere qualunque tipo di problema. Nella storia di ciascun programmatore c'è sempre un amico in difficoltà con il PC e c'è sempre un cugino commercialista o medico che gli risolve il problema, meglio e più in fretta. Al punto che il malcapitato si chiede: "Ma chi é il vero esperto di computer ?". Molto spesso si tratta di conflitti tra periferiche, oppure di stampanti o driver fasulli per non parlare dei cavi bacati. Tutto questo cosa c'entra con il software? Cos'ha a che fare il computer (inteso come ammasso di hardware delicatissimo e polveroso) con il software? L'informatica sembra una sorta di scatola cinese con compartimenti stagni. Io mi occupo di software Visual Basic e non so niente di HTML. Tu passi le giornate a inseguire modelli a oggetti e non ti preoccupi dello stato delle risorse. Per non parlare poi dell'hardware e della manipolazione dei driver. La specializzazione spinta come gran parte delle cose di questo mondo ha vantaggi e svantaggi. Innanzitutto, specializzarsi significa alla fine dover imparare di meno. Ma significa anche saperne di meno. Senza contare che si rischiano delle figuracce. Vi è mai capitato di ricevere telefonate a tarda sera da amici (o, peggio, amici degli amici) che vi implorano di aiutarli a recuperare il lavoro perso negli ultimi tre giorni? Non ho fatto niente - giurano - prima funzionava benissimo: l'ho solo spento e sono andato a cena. Accidenti, già mi pregustavo un dopocena di puro, stakanovistico, lavoro. E invece, il più delle volte, è il dopocena di chi riceve la telefonata che assume toni da straordinario festivo notturno. Se vi siete mai trovati in queste circostanze vi sarà certamente successo di non riuscire a risolvere il problema del vostro amico. Sebbene al telefono, non vi sarà sfuggita la sua espressione delusa e persino un po’ arrabbiata. Per lui è stato un colpo tremendo. Un dichiarato (e riconosciuto) esperto di informatica non ha saputo dirgli molto di più di un qualunque collega d'ufficio un po' smanettone. Siccome, poi, le disgrazie non vengono mai da sole capiterà che un cugino commercialista, un suocero avvocato, uno zio chirurgo, o magari un qualunque impiegato del catasto, azzeccherà la combinazione giusta per far funzionare la stampante o far sì che il plug-and-play faccia il suo dovere e riconosca il nuovo hardware. A quel punto non c'è più referenza che tenga: vi siete giocati irrimediabilmente la reputazione! Per dimostrare che tutto ciò accade veramente, e persino agli insospettabili, confesso che per scrivere questo pezzo sto utilizzando un notebook con la solita malefica scheda di rete che non funziona. Ammetto pubblicamente di non sapermi districare tra Client Microsoft e Netware, NetBEUI e TCP/IP, e di conoscere a malapena la differenza tra un numero di telefono e un IP-address. E un amico che ha lo stesso identico PC mi ha appena chiesto di aiutarlo a stampare attraverso la rete! "Mi daresti una mano tu che sai tutto", capito il dramma?

L’Informatica è oramai un concetto generico e un inondo indefinito. Dentro l'informatica c'è di tutto. Nessuno oggi è un esperto di informatica. Nessuno può - a ragione -dichiararsi tale. Se pure trovate chi "sa dl programmazione OOP e "capisce" di hardware, scoprirete che gli mancano fondamentali e basilari nozioni di Visual Basic o HTML. C’è poco da fare: non si salva nessuno. Probabilmente ci sono delle ragioni storiche per questo e la gioventù cronica dell'informatica e dei computer gioca un ruolo essenziale. Ma la realtà dei fatti propone una ascesa verticale delle competenze e tali competenze non sono ancora ben evidenti a tutti. Nessuno si sogna di confondere il tecnico che vi installa il telefono a casa con un ingegnere che si occupa di telecomunicazioni satellitari. Tuttavia non c'è grossa differenza tra chi progetta software e chi installa schede di rete. (Per la cronaca sebbene con molta buona volontà e pazienza mi abbiano spiegato cosa fare e come procedere, siamo sempre al punto che la rete sottostante è assolutamente, e temo irreversibilmente invisibile). Sapete qual è il mio sogno? Vivere in un mondo perfetto in cui il software è plug-and-play e l'hardware è basato su procedure autoscompattanti e autoinstallanti. Visto che al momento le cose vanno esattamente al contrario, mi sa che c'è qualcuno che non ha capito niente!